Seconda ricetta della Pitta Mpigliata o Pitta Nchiusa che qualche anno fa avevo pubblicato qui sul blog e che oggi vi ripropongo in una versione che si avvicina sicuramente molto di più a quella che fu la ricetta originale. Come nel video dico, e ritengo che sia doveroso farlo, riuscire a recuperare ricette così antiche e originali è molto difficile perchè, si sa, le ricette della tradizione vengono tramandate oralmente.
La pitta nchiusa o mpigliata viene proposta sulle tavole natalizie principalmente nelle tre province a nord della Calabria, Catanzaro, Crotone e Cosenza. Qui racconto qualche cenno storico ma in questo articolo invece vi voglio subito dare le indicazioni necessarie per preparare questo dolce natalizio molto profumato e anche molto difficile.
INGREDIENTI per il ripieno:
- 200 gr di noci
- 200 gr di uva passa
- 50 gr di pinoli
- 50 gr di mandorle
- 250 gr miele
- 1 cucchiaino di cannella
- 1 cucchiaino di fiori di garofano
- scorza di un mandarino
- 100 ml di vino dolce oppure rum in alternativa
INGREDIENTI per la pasta:
- 500 gr di farina 00
- 2 uova
- 100 ml di olio di oliva
- 100 ml di vino dolce
- 2 cucchiai di zucchero (circa 40 gr)
- 1 bustina di lievito
- buccia di un’arancia
Tre strumenti che ho usato per questa ricetta:
PREPARAZIONE della pitta nchiusa:
Uno o due giorni prima della preparazione della Pitta Mpigliata è necessario preparare le farcia. Si trita al coltello tutta la frutta secca, si mette in acqua l’uva passa e si strizza per aggiungerla poi alla frutta secca precedente tritata. Si aggiunge poi la cannella e fiori di garofano, la scorza del mandarino, il liquore e il miele precedentemente scioto a bagnomaria. Si amalagama tutto e si lascia riposare per un giorno almeno.
Per la pasta invece, mettete tutto in una ciotola capiente partendo dalla farina che deve essere setacciata assieme al lievito. Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un panetto ben liscio. Deve essere ben omogeno. Prendete una parte dell’impasto e ricavate un disco della grandezza della teglia che andrete ad usare (foderatela con della carta forno). Spennellate il disco con un po’ di miele e olio.
PREPARAZIONE delle Roselline della Pitta Nchiusa
Preparate ore le roselline. Dividete il restante panetto in 7 parti, tirate con il mattarello o la macchinetta delle strisce lunghe circa 30cm e larghe 7 al cui centro deve essere disposta la farcia. Richiudete la striscia a metà e avvolgetela su se stessa, ne verrà fuori una bellissima rosellina. Adagiatela al centro del disco e proseguite con il resto della farcia e dell’impasto. Quando la pitta sarà composta delle sue sette roselline, sollevate i bordi del disco di pasta in modo da fare una piccola decorazione. Cuocete la pitta mpigliata per circa 40 minuti a 180° nel forno statico.
Quando cotta spennellatela con un composto di miele e vino dolce; questo va fatto appena tolta la pitta dal forno. E’ consigliabile mangiare la pitta mpigliata o pitta nchiusa un giorno dopo la sua cottura.
Buon Appetito!
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I love your video, it would be wonderful if you could do English captions on the videos for a much wider audience. Cannot wait to make this wonderful pastry.
Thank you Jeri!
Would you enable the english subtitles on youtube if I added a translation?
Because I’m really thinking of doing it but of course I can’t just add to much text in the video itself.
Will enable, not sure how to, but will Google it! Sorry for delay, just say your response!! You can email me directly.
Hi: I turned on captions, but of course it is in an Italian. Now how do I make captions in English? Thanks
Jeri,
When you select captions a box will appear with settings. If not go to settings and choose to auto-translate if English is not the choice for your caption. Your comment made me curious and I went to look.
Good Luck
Hi, I have a very similar recipe but instead of sweet wine it calls for Vermouth in the dough and Alchermez on top once it comes out of the oven. It took 2 trips to Italy to find this as they do not sell it in Canada.
I’ve made these using my Grandmother’s and Mother’s recipe. They were from Cosenza.
Sorry my Italian writing is not good enough to post a public comment.
Thank you for a beautiful video. It’s nice to see I am not the only younger person still making these delicious treats.
Hey Hi! I’m so happy you stumbled across my blog and left a comment!
I can tell you for sure the recipes available for this one are like hundreds or more and this happens, I think, because every family tried centuries ago to reproduce this “cake” as the original one. But of course often one ingredient or another was missing for several reasons (someone wasn’t rich enough to buy Vermouth or Alchemez and used a local self-produced wine, someone didn’t have the chance to buy pine nuts and so on) and that’s why I could notice the variety of recipes (and stories!) available out there! I think all of this is extremely fascinating and I truly love to discover some new ways to make this or that recipe! It’s a beautiful trip throughout the calabrian cooking history!
My Calabrian-American family made this every Christmas….I remember it was like a competition as to who had the best lol.
I will make it this Christmas…..I can smell it baking already! It made my Grandma’s house sell so good.
Thank you.
Thank you Susan,
very happy you will bake it! Please, if you want to share the result with me make sure to tag me on Instagram @tortedinuvole, or on my Facebook page! I would be very happy!
Can you post the receipe in English please.
Tank You
NATALE