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E’ doveroso partire con una premessa per questa ricetta. Nonostante sia un dolce tipico natalizio calabrese per me e la mia famiglia questo dolce è del tutto nuovo. Infatti, dopo essermi informata sull’origine di questo dolce pare che ci sia una certa similitudine con la pitta ‘mpigliata, spesso indicata come lo stesso dolce. Allora cercherò di fare un po’ di ordine. La pitta ‘nchiusa è un dolce natalizio di origine crotonese che racchiude delle roselline con all’interno un ripieno di fichi e frutta secca. La pitta ‘mpigliata invece, che è tipica del cosentino e più precisamente di San Giovanni in Fiore, sembrerebbe essere il piatto originario da cui poi è derivata la pitta ‘nchiusa e che probabilmente ha più che altro qualche differenza nel ripieno. Risale addirittura al 1700 e viene anche citata in un documento dell’epoca, per la precisione del 1728:
…a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pranzo dovrà offrire la pitta ‘mpigliata preparata anzitempo curando che la stessa sia di finezza giusta.
- gherigli di noci
- mandorle sgusciate
- uova sultanina
- miele
- cannella
- chiodi di garofano
PREPARAZIONE della pasta:
Sbattete le uova intere insieme alla zucchero. Unite l’olio e continuate a sbattere. Versate nella farina disposta a fontana e aggiungete l’ammoniaca che dovrà essere sciolta in circa mezzo bicchiere di acqua tiepida oppure il lievito, impastate e aggiungete piano piano il vermouth. Impastate tutto. La pasta non deve essere dura. Stendetela con il mattarello o con la macchinetta. Deve essere molto sottile!
PREPARAZIONE del ripieno:
Tritate tutta la frutta secca e aggiungete un cucchiaio di cannella e uno di chiodi di garofano. Aggiungete poi il miele per amalgamare tutta la frutta e fatela riposare per qualche minuto.
PREPARAZIONE:
Stendete la pasta in strisce lunghe circa 30cm e larghe almeno 7. Mettete al centro cucchiaiate di ripieno e piegate i bordi della pasta verso il ripieno. A questo punto avvolgetela su se stessa per formare la rosellina. Dovreste farne 7 per una teglia di 28 cm. Una sfoglia poi dovrete farla per coprire la teglia, bordi compresi.
Nella foto che vedete, la nostra pitta è risultata più piena, prima di tutto perchè nel ripieno sono stati usati i fichi secchi e poi perchè è stata utilizzata la macchinetta come quella per tritare la carne, per tritare i fichi appunto.
Se decidete di aggiungere o meno i fichi, potete comunque cospargere il ripieno tra le roselline, dopo averle disposte nella teglia precedentemente imburrata. Quindi infornate a 180° per 30 minuti circa.
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